Home » Approfondimenti » Nichiren » PRINCIPI BASE
  []

FEDE, PRATICA STUDIO

  • Fede -> è la causa fondamentale per ottenere la buddità, fede nel Gohonzon significa credere che tutti abbiano una buddità e che tutti i fenomeni del mondo siano manifestazioni della Legge mistica.
  • Pratica per sè -> fare Gongyo: recitare daimoku e ripetere i capitoli “Espedienti” e “Durata della vita del Tathagata” del “Sutra del Loto“.
  • Pratica per gli altri -> fare shakubuku: l’azione di parlare agli altri della Legge di Myoho Renge Kyo, insegnare a praticarla ed incoraggiare ad affrontare la vita sperimentando la fede nel Gohonzon
  • Studio -> lettura degli scritti di Nichiren Daishonin e dei tre presidenti della Soka Gakkai. L’aspetto più importante è lo spirito di ricerca: sperimentare nella propria vita ciò che si studia

DAIMOKU

Si riferisce al titolo del “Sutra del Loto” nella sua traduzione cinese ed è il nome della Legge che governa la vita.

  • Daimoku della fede -> riguarda l’aspetto spirituale della pratica: consiste nella battaglia che ha luogo nel nostro cuore per contrastare la nostra condizione interiore illusa.
  • Daimoku della pratica -> riguarda l’azione specifica di recitare, di insegnare agli altri, gli sforzi che compiamo per la nostra felicità e per quella degli altri.

NAM MYOHO RENGE KYO

  • Nam -> significa dedicare la propria vita al Budda
  • Myo -> significa letteralmente “mistico”, cioè si riferisce alla misteriosa natura della nostra vita di momento in momento, che la mente non può concepire e le parole non possono esprimere. Significa inoltre “perfettamente dotato“, cioè il fatto che l’unica Legge abbraccia tutti i fenomeni. Significa anche “aprire” il mondo di buddità nella vita degli esseri dei nove mondi. Infine significa “rivitalizzare” un’esistenza colma di sofferenza fino a che diventi piena di gioia e serenità
  • Ho -> è il nome dato alle manifestazioni di questa natura mistica o mondo fenomenico. Myoho (legge mistica) riflette l’essenziale unicità della realtà ultima di tutte le cose e del mondo fenomenico
  • Renge -> significa letterlmente “fiore di Loto“. Di solito le piante prima fioriscono poi producono i frutti. Al contrario, il fiore di Loto produce simultaneamente i petali e il ricettacolo che contiene i semi, vale a dire che nel momento in cui i petali si schiudono ci sono già anche i frutti. Il Loto simboleggia così il principio di simultaneità di causa ed effetto (causa ≡ effetto). Solo nel “Sutra del Loto” si afferma che tutte le persone sono dotate originariamente dello stato di Buddità e sono in grado di rivelarlo istantaneamente
  • Kyo ->significa “sutra” (insegnamenti del Budda), “suono” (essendo tali insegnamenti orali). Mentre in cinese significa anche “ordito” (indica il trascorrere del tempo). Possiamo considerare il mistico “Kyo” come la diffusione della Legge da noi agli altri.

SHAKUBUKU

Far conoscere la Legge alle altre persone apertamente e con coraggio, con lo scopo di metterle in grado di diventare felici.

  • E’ l’espressione concreta della nostra fiducia nell’esistenza della natura di Budda in noi e negli altri;
  • E’ un atto umanistico che esprime il massimo rispetto dovuto a ogni persona;
  • E’ l’azione fondamentale che permette di trasformare il karma individuale e quello dell’umanità;
  • E’ la lotta incessante contro l’oscurità fondamentale inerente alla vita.
  • L’epoca attuale è un’epoca di conflitto, tale conflitto nasce dall’ “ignoranza” che nel Buddismo significa mancanza di consapevolezza o fede nel fatto che le persone posseggono la natura di Budda. E’ anche l’impulso oscuro che conduce a mancare di rispetto alla vita umana e a violarne la dignità innata. Proprio per questo la diffusione della pratica del Buddismo di Nichiren, che identifica la natura di Budda come nucleo essenziale della nostra umanità, è così importante.
  • La pratica di shakubuku non va intesa come una pratica fanatica, esclusivista o di proselitismo: nello shakubuku sono presenti due elementi fondamentali: compassione e filosofia.
    • La compassione è il desiderio del Budda di alleviare le sofferenze e si manifesta nel coraggio e nella perseveranza con cui continuiamo a parlare dei principi buddisti alle persone.
    • La filosofia è un incrollabile convinzione nell’insegnamento del Sutra del Loto secondo cui tutte le persone possono conseguire la buddità e ognuno ha diritto di diventare felice.
  • Ci sono due tipi di semina e in entrambi i casi il beneficio di agire come inviati del Budda è lo stesso infinito:
    • seminare permettendo alle persone di ascoltare l’insegnamento
    • seminare conducendo le persone a prendere fede nell’insegnamento.
  • Fukio: il bodhisattva “Mai sprezzante” è quello che nell’intera tradizione buddista incarna meglio le caratteristiche della pratica di shakubuku. Questi aveva preso fede nel Sutra del Loto e ogni volta che incontrava una persona si inchinava riverendo la sua natura di Budda. Ma veniva deriso e spesso colpito con pietre e bastoni. Lui non si curava di tali reazioni: si metteva al riparo e continuava a ribadire la sua lode, convinto che ogni persona avesse inerente la Buddità. Grazie alla perseveranza in questo atteggiamento potè non solo prolungare la sua vita ma alla fine ottenne il rispetto delle persone e rinacque come il Budda Shakyamuni. Da ciò si comprende che la pratica di shakubuku è la via diretta per la trasformazione del karma negativo e per il conseguimento della Buddità nostra e degli altri.

KOSEN RUFU

Viene spesso usato come termine per definire la “pace nel mondo”. Si potrebbe però definire come pace omnicomprensiva, ottenuta attraverso un radicale cambiamento nella mente e nel cuore delle persone grazie alla diffusa adozione di valori umanistici quali l’assoluto rispetto per la dignità della vita

BENEFICIO

A commento del XIX cap. del Sutra del Loto (I benefici del maestro della legge) scrive che lui e i suoi discepoli recitando Nam Myoho Renghe Kio stanno purificando i 6 organi di senso. Agendo come maestri della legge e possedendo una grande virtù.
In giapponese beneficio=KUDOKU. Ku = fortuna (di chi si impegna a eliminare il male). Doku = virtù (di chi si impegna a operare il bene). Eliminare il male significa lottare contro la propria oscurità fondamentale aprendo così le porte alla manifestazione della nostra innata buddità, cioè la virtù che si acquisisce operendo il bene.
Questo è il VERO BENEFICIO che si manifesta nella vita della persona che pratica il Sutra del Loto, il codidetto “maestro della legge” (chi crede nel Sutra del Loto e per questo lo trasmette agli altri).
– “Sostituire la saggezza con la fede”: l’unico modo per sconfiggere l’oscurità fondamentale è far emergere la saggezza del Budda. E’ necessario quindi aver fede nel Gohonzon perchè è lì che è espessa la saggezza ultima del Gohonzon.

FUNI

Due ma non due, non due ma due. Le cose sono sì separate ma da un altro punto di vista sono anche unite. Ciò che è positivo può anche essere negativo e viceversa. Come si fa a dire se uno è calmo o sfaticato? Dipende dalla situazione. Bisogna conoscere noi stessi

ESHO FUNI

Non dualità di vita e ambiente. La tua vita si riflette nel tuo ambiente ed il tuo ambiente si riflette in te. Gandhi:<>.
Oscurità fondamentale: visto che il tuo ambiente è negativo allora hai deciso di essere negativo pure tu
Mano che indica: ogni volta che si indica qualcosa tre dita sono rivolte contro di noi: significa che criticare e biasimare può anche andar bene ma ci vuole tre volte più fegato per prendersi le proprie responsabilità.

KIO CHI GYO I

Se ti concentri su kio, l’obiettivo, continui a pensare lì fuori: come fare per arrivare a destinazione. Se invece ti concentri su i, lo status, allora fondamentalmente pensi e ti preoccupi di te stesso. Quando si ha uno scopo che si vuole raggiungere quello non deve diventare il nostro obiettivo ma il risultato (i). L’obiettivo deve essere di valore e trascendere il mero risultato:

– kio (obiettivo);
– chi (saggezza);
– gyo (azione);
– i (risultato);

TEORIA DI CREAZIONE DI VALORE

Una cosa in sè è neutra ed acquisisce valore (positivo o negativo) a seconda di come ci relazioniamo con essa. E questi valori sono. Makiguchi ha sostituito verità, bellezza e bene con valore, bellezza e bene. La verità descrive qualcosa esattamente come è, mentre il valore sostanzialmente descrive come ci poniamo noi rispetto ad esso (ad esempio una generale nazista fa la spia, per i suoi è un traditore, per gli Alleati è un eroe. Il fatto che stia facendo la spia è la “verità”, come viene giudicato dalle parti opposte il “valore”. Altro esempio sono le religioni, spesso sono discordi per quanto riguarda la verità ma spesso si concentrano sul valore per trovare un punto d’incontro

– bellezza – si quantifica dal piacere che ne trai;
– valore – è il beneficio che ne trai;
– bene – è il contributo al bene ed alla felicità di tutti;

TRE VERITA’

Ci sono tre aspetti basilari nella vita quello fisico, quello mentale / spirituale, nel senso di cosa provi. Infine quello essenziale (forza vitale): l’essenza della vita in ogni momento che si rivela attraverso questi altri due aspetti, quello fisico e quello mentale. Quando hai l’inferno nella parte essenziale, si manifesta nelle parti fisiche e mentali. Quindi dal lato fisico manchi di energia, appetito, dormi parecchio e tutto sembra un enorme sforzo. Mentre dal lato mentale sei demotivato, manchi di speranza ed ambizione. Sei intrappolato nel mondo d’inferno.

OTTO VENTI

Prosperità, declino, lode, biasimo, onore, disonore, sofferenza e piacere.

BONNO SOKU BODAI

Il principio è che tutti i fenomeni includono i 10 mondi che a loro volta sono in mutuo possesso. Ne deriva che il desiderio o l’ oggetto del desiderio è di per sè un fenomeno che si relaziona a noi che lo percepiamo dipendentemente dal nostro stato vitale.

Quando recitiamo Daimoku la nostra vita manifesta buddità, quindi entriamo in realzione al desiderio con questo stato vitale, conseguentemente percepiamo il valore intrinseco del desiderio e lo “usiamo” nel modo più corretto per la nostra vita e per gli altri, o decidiamo che quel desiderio non fa per noi nel senso del raggiungimento dello scopo del Budda.

Possiamo considerare il principio di “bonno soku bodai” come la trasformazione di un frutto che non è maturo bonno quindi acerbo e immangiabile che attraverso l’ esposizione ai raggi del sole daimoku, soku matura in un buonissimo e dolcissimo fruttobodai. Il frutto è sempre quello ma la sua qualità è “cambiata”.

Quello che impedisce questa trasformazione è il karma che nel caso del frutto esposto al sole sono le nuvole, ma noi soffiando il “vento della Legge Mistica” spingiamo le nuvole attraverso il cielo e offriamo il frutto al Sole. Nulla va represso ma tutto va trasformato e questa è una peculiaretà del buddismo del Daishonin perchè il presupposto è che noi siamo Budda così come siamo, non dobbiamo trasformarci in nessun essere dotato di poteri soprannaturali. Il Budda è il comune mortale che comprende la Legge Mistica Dharma.