MODELLO A MESCOLANZA ADDITIVA
La mescolanza additiva di due (e, per estensione, di qualunque numero di) stimoli di colore, nota anche come sintesi additiva omiscela additiva è la mescolanza di stimoli di colore che:
- arrivano all’occhio invariati;
- entrano nell’occhio simultaneamente o in rapida successione;
- incidono sulla stessa area di retina, anche in forma di mosaico;
esempi:
- l’ esempio classico è quello di due fasci di luce colorata (per esempio rossa e verde) proiettati sulla parete bianca di una stanza scura in modo che si sovrappongano. I due stimoli luminosi (quello della luce rossa e quello della luce verde) vengono riflessi dalla parete e giungono simultaneamente e immutati all’occhio, dove incidono sulla stessa area di retina. Dal punto di vista fisico non avviene alcuna interferenza tra i due fasci luminosi (quello rosso e quello verde), ma il sistema visivo percepisce il colore risultante dalla mescolanza dei due stimoli come giallo. Il giallo è, in questo caso, un colore prodotto dalla mescolanza additiva del rosso e del verde).
- mescolanza additiva spaziale (foglio bianco con puntini rossi spaziati, da lontano all’occhio umano appare rosa);
- mescolanza temporale (disco di Maxvell, tanti colori, girando appaiono un unico colore per l’occhio umano);
Tecnica RGB
RGB: i monitor emettono i colori come luce R(ed) G(reen)B(lue).Nonostante tutti i colori dello spettro visibile potrebbero essere riprodotti unendo la luce rossa, verde e blu, i monitor riescono a rendere solo un limitato gamut (range) dello spettro visibile.
MODELLO A MESCOLANZA SOTRATTIVA
La mescolanza sottrattiva di due stimoli di colore, nota anche come sintesi sottrattiva o miscela sottrattiva è la mescolanza di stimoli di colore che
- 1. giungono modificati all’occhio;
- 2. il colore percepito è determinato da cause fisiche (e non biologiche);
esempi:
- l’esempio classico è quello della sovrapposizione di due inchiostri, per esempio inchiostro giallo sovrapposto ad inchiostro ciano, su un foglio bianco. In questo caso i due strati di inchiostro si comportano come filtri per la luce. L’inchiostro giallo assorbe una parte della luce. La parte rimanente attraversa l’inchiostro ciano che ne assorbe un’altra parte. La parte rimanente viene riflessa dalla carta bianca e costituisce lo stimolo di colore che arriva al nostro occhio.
- altri esempi di mescolanza sottrattiva: un fascio di luce che attraversa una soluzione di coloranti, la mescolanza di due pitture. Ogni colorante assorbe una parte di luce e la luce emergente, cioè lo stimolo di colore, è ciò che rimane della luce iniziale. La sintesi sottrattiva è utilizzata nella fotografi
a tradizionale su pellicola e, in parte, nella stampa retinata.
Tecnica CMYK
Gli inchiostri per stampa assorbono specifiche lunghezze d’onda. Nel sistema C(yan)M(agenta)Y(ellow)K(ey) i colori ciano, magenta e giallo agiscono come filtri, sottraendo differenti gradi di rosso, verde e blu dalla luce bianca producendo così un preciso gamut dello spettro dei colori. Così come i monitor anche le stampanti possono riprodurre solo un subset dello spettro visibile, anche se il range non è lo stesso in entrambe le tecniche (lo stesso disegno visualizzato a monitor potrebbe apparire differente qualora lo si stampasse).